Luoghi Cardioprotetti
Lo scopo di questo macroprogetto (che contiene al suo interno altri segmenti della prevenzione e della corretta formazione) è quello, appunto, di formare dei cittadini che sappiano usare il DAE (defibrillatore automatico esterno) in modo laico. Con li termine laico si intende anche un intervento diretto da parte di una persona, formata, nei casi in cui ci sia la necessità di praticare un massaggio cardiaco, una manovra di disostruzione delle vie aeree e, appunto, il corretto uso del DAE stesso.
Gli step del progetto passano sempre dalla corretta informazione prima, e formazione poi, dell’intera popolazione. Mettere a conoscenza il/la cittadino/a su un potenziale rischio e su come iniziare una manovra, sono passaggi fondamentali per l’inizio di questo cammino che abbraccia la salute negli aspetti del quotidiano.
Il progetto di realizzare un Comune Cardioprotetto, come ha affermato più volte il nostro dottor Stefano Gambioli (Direttore della DiagnostiCare Onlus), è finalizzato a contrastare il fenomeno delle morti cardiache improvvise. In Italia ogni anno un abitante ogni mille manifesta un arresto cardio respiratorio improvviso e spesso inaspettato. E quando ciò accade in un’area non protetta la quasi totalità di questi casi risulterà fatale. In questa situazione i tempi per poter intervenire con manovre salva vita sono molto stretti.
In più, nelle zone dove prenderà piede questo macro progetto, è prevista una formazione biennale BLS-D gratuita a tutti i volontari che ne aderiscono.
Torresina nel cuore
Torresina nel cuore è un progetto nato nel 2013 in collaborazione con il Comitato di Quartiere Torresina che mira a contrastare e ridurre gli effetti e le gravissime conseguenze dell’arresto cardiaco.
Il progetto ha visto l’installazione di due defibrillatori semi automatici su strada in zone strategiche del quartiere, e la costituzione di una rete di volontari qualificati che, tramite un sistema di inoltro automatico della chiamata di emergenza, possono intervenire tempestivamente.
Alla periferia di Roma
Il progetto Alla periferia di Roma prevede la donazione di 9 defibrillatori. Tre per ogni comune che segue: Cantale Monterano (provincia di Roma), Manziana (provincia di Roma) e Sora (provincia di Frosinone).
Canale Monterano
Il primo progetto, andato in porto nel settembre del 2021, è stato quello di Canale Monterano.
La Onlus, assieme a Izi Love Foundation, ha donato tre defibrillatori e quaranta corsi gratuiti per la certificazione BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation).
Nell’ottobre del 2021, appena un mese dopo l’approvazione della convenzione tra Comune e Onlus per la donazione dei defibrillatori e i corsi BLS-D,
17 cittadini di Canale Monterano hanno formato il primo gruppo di volontari pronti a mettersi in gioco nel proprio Comune.
Sora
Nell’ottobre del 2022, a distanza di un anno dal primo progetto (Canale Monterano appunto), anche il Comune di Sora, in provincia di Frosinone, ha aderito all’iniziativa.
Anche in questo caso, sono stati donati tre defibrillatori e corsi gratuiti per la certificazione BLS-D.
L’amministrazione civica si è impegnata nel mettere a disposizione una sala idonea per l’attività della formazione e dei punti strategici dove poter fissare i defibrillatori.
Manziana
Anno dopo anno. Il terzo comune cardioprotetto è quello di Manziana, in provincia di Roma. Nel novembre del 2023, infatti, sono stati installati tre defibrillatori.
Uno davanti all’entrata del Comune. Un altro alle scuole elementari. E l’ultimo, non di certo per importanza, nella frazione di Quadroni.
Proprio tre giorni prima della piccola cerimonia tenutasi vicino all’ingresso del Comune, la Onlus aveva già provveduto a formare, sempre gratuitamente, tre volontari all’uso del dispositivo medico.
Consegna dei Defibrillatori a Manziana – FOTO
